Ci sono amori inconciliabili per definizione fra di loro, altri invece che sembrano nascere su misura non solo per convivere ma addirittura per completarsi e sublimarsi a vicenda. Quelli che andiamo a raccontare appartengono a questa seconda categoria e sono l’amore per lo sport, la natura, il cavallo. Tre mondi volendo distanti o quanto meno diversi ma con un unico, comun denominatore riscontrabile e, in quanto tale, da custodire e coltivare pazientemente, una volta individuato. Ciò ad esempio che, nel suo piccolo (o nel suo grande, dipende dai punti di vista) sta facendo ormai da tempo l’A.C.E. (Associazioni Confederate Equestri) attraverso un percorso che tende contemporaneamente a due obiettivi altrettanto fondamentali: fare anziché parlare ma conferire poi a quel che è stato fatto l’adeguata visibilità, in sintonia con quella difficilmente confutabile equazione del giorno d’oggi secondo cui apparire è importante almeno quanto essere.
Fuor di preamboli o metafore, tutto quanto premesso sfocia a livello pratico, relativamente alla materia in oggetto, nel TROFEO A.C.E. 2023: la manifestazione, articolata in tre atti, concepita appunto al fine di tradurre concretamente i principi ispiratori da cui siamo poche righe fa partiti. Quindi fare innanzitutto conoscere e apprezzare l’importanza dell’equitazione, sia agonistica sia ludica, ma anche motivare la crescita sportiva e umana degli allievi, soprattutto i più giovani, garantendo loro spazi nei quali esprimersi, imparare, avere scambi di amicizia, esperienza e compagnia. Per interagire, non per primeggiare, pure quando la circostanza presuppone comunque una classifica, quindi un vinto e un vincitore.
Per questo, il TROFEO A.C.E. 2023 non si esaurisce in un’arida graduatoria meritocratica, ma racconta d’un esordio, avvenuto domenica 16 aprile a La Rolanda di Bairo (Torino), con circa 120 iscritti dai 6 ai 60 anni, impegnati in un palinsesto sportivo nato dall’unione di 2 discipline diverse, la monta inglese e quella americana, che si è esplicato attraverso prove di dressage, american dressage, gimkana inglese, gimkana western e salto ostacoli. E alla fine, il “vero” ordine d’arrivo è stato un ideale ex aequo di entusiasmo, figlio d’un clima di festa e condivisione a prescindere, qualunque fosse il singolo esito del cimento agonistico. E viste le premesse, non è difficile pronosticare un contesto altrettanto stimolante per i prossimi due appuntamenti, in calendario rispettivamente il 21 maggio a Il Gelso del Mainito di Castelnuovo Don Bosco (Asti) e il 16-17 settembre a Mario Ranch di Rivalta Torinese.