Anche i vertici Libertas al primo Consiglio Regionale

Martedì 10 Novembre 2020 16:03 stefano
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Si riparte. Per un altro quadriennio carico di legittimi dubbi ma anche di motivate speranze.


Perché le emergenze sicuramente preoccupano ma al tempo stesso fortificano, se vissute con lo spirito giusto e un’adeguata dose di coraggio. Quello che non è mai mancato a Enrica Lanza, confermata a settembre alla presidenza del Centro Regionale Libertas del Piemonte e al suo Consiglio, riunitosi il 29 ottobre scorso per insediarsi e definire la piattaforma programmatica con cui affrontare i 4 anni da cui è atteso.

L’emergenza, fin superfluo specificarlo, è strettamente connessa al ciclone Covid con il quale il mondo intero sta facendo tristemente i conti, anche se nemmeno prima di questa pandemia erano tutte rose e fiori, nello sport come nella vita... Nel senso che i problemi c’erano già e quelli sono rimasti, ovviamente appesantiti e ulteriormente condizionati da quanto sta accadendo. In simili frangenti, la tentazione di tirare come si suol dire i remi in barca è molto più che comprensibile, ma non è questo il caso. Anziché lasciare, la Libertas piemontese ha infatti raddoppiato: gli sforzi, quanto meno, sapendo che era l’unica soluzione possibile per continuare il cammino, in attesa di tempi migliori. Il tutto senza vittimismi ma con estremo realismo.

Con queste basi, tanto semplici quanto solide, il percorso è appunto ripreso con una “prima” regionale svoltasi prevalentemente “dal vivo” (sempre nel rispetto dellenorme anti-covid) e in parte anche in modalità video, impreziosita dalla significativa presenza, nella sede del Centro piemontese a Rivoli, dei massimi vertici nazionali, a cominciare dal rieletto presidente Luigi Musacchia che ha nella circostanza ribadito la sua amicizia (oltre alla stima professionale) con Enrica Lanza e col presidente provinciale Fulvio Martinetti, e dalla new entry nei ruoli-guida dell’Ente, il vicepresidente Andrea Pantano, pronto nel sottolineare l’importanza d’un continuo e proficuo contatto con la base, a maggior ragione in un momento storico e sociale delicato quale quello attuale. Insomma, un’efficace interazione tra organismi centrali e periferici uscita piacevolmente rafforzata dalle vicende assembleari e ribadita anche dal presidente regionale Lanza che si è a sua volta complimentata con Musacchia per la recente rielezione, garantendo da parte del Piemonte quella propositiva collaborazione del resto mai mancata in tutti questi anni.

La serata, alla quale sono stati invitati anche i vari presidenti provinciali, è proseguita con la fase più prettamente istituzionale del primo Consiglio del nuovo quadriennio: in primis l’elezione del nuovo vicepresidente, incarico che è stato affidato a Lisa Martina, ideale completamento d’una “linea rosa” chiamata a guidare la Libertas piemontese facendo magari ricorso proprio a quel mix di entusiasmo, sensibilità e praticità sovente prerogativa essenziale soprattutto delle donne. C’è stato poi spazio per l’illustrazione, da parte di Enrica Lanza, del preventivo economico e della programmazione sportiva territoriale e formativa per il 2021, il tutto partendo ovviamente dalla consapevolezza di quanto complicato e relativo sia definire ora calendari e appuntamenti, vista l’attuale precarietà di qualsiasi attività presupponga un contatto fisico con gli altri.

A margine del Consiglio, è stato inoltre presentato da Leo Zappalà un progetto estremamente interessante e dall’evidente rilevanza sociale che, su iniziativa della Libertas Nazionale, sta portando avanti in Piemonte. Si chiama “Lo sport generatore di comunità” e riguarda il mondo delle carceri. L’obiettivo è far svolgere ai detenuti attività nel modo più efficace possibile durante la permanenza nella struttura ma anche di consentir loro, una volta terminato di scontare la pena, di entrare in contatto con le associazioni sportive e in tal modo facilitarne il reinserimento nella vita di tutti i giorni. Che pur tra mille difficoltà continua e va nonostante tutto affrontata con fiducia e buona volontà: come lo sport insegna e la Libertas, nel suo piccolo, cerca quotidianamente di fare.

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